giovedì 18 novembre 2010

Premessa dell'Autrice

...dal Saggio "La Primavera Rivelata" di Mariarosaria Salerno (Opera inedita in corso di produzione editoriale)

Premessa dell'Autrice


L'Arte ha da sempre celato misteri interpretativi connessi al momento storico in cui si è realizzata, alle civiltà presso la quale si è evoluta, alle funzioni che l'opera d'arte doveva assolvere. Così da un'arte primitiva, simbolica, con funzione magica o propiziatoria, si è passati ad espressioni artistiche più razionali, che utilizzavano regole e leggi, applicavano canoni, ricercavano nuove tecniche.
Attraverso i secoli, l'Arte si è posta numerose domande ed ha cercato di risolvere problematiche tecniche, funzionali ed estetiche di notevole interesse scientifico, coinvolgendo ambiti sempre più vasti e specialistici. Tuttavia, storicamente, non sempre, gli artisti hanno goduto di grande fama ed attenzioni, che fossero considerate degne di vera lode e gratitudine, per i successi artistici, conseguiti dai medesimi. Eppure, gli artisti, soprattutto nel Rinascimento, non sono stati solo dei semplici “esecutori di opere” o “degli artigiani”, come erano ritenuti nel Medioevo, difatti, l'artista rinascimentale era stimato come “uomo colto ed erudito”, “un profondo osservatore della natura”, “un ricercatore attento e minuzioso”, conoscitore di ambiti disciplinari molto diversi tra loro, eppure non sempre questi aspetti, sono stati tramandati con esattezza sullo sfondo dei fatti più salienti della storia.
Solo in alcuni casi, come è accaduto, ad esempio, per Leonardo da Vinci, per Piero della Francesca, per Leon Battista Alberti, è stato possibile rilevare l'importanza dello studio effettuato da quegli illustri personaggi di quel secolo, essendo che i loro scritti, appunti e trattati sono pervenuti integri fino ai nostri giorni. Di Leonardo, inoltre, ci sono giunti svariati scritti (appunti, schizzi, lettere, ecc.) ai quali si è potuto concretamente attingere, per avere informazioni sugli studi di ingegneria militare, di architettura industriale, di meteorologia, di fisica, di anatomia, di tecnologia, ecc. Anche i trattati di Leon Battista Alberti, sulla pittura, sulla scultura e sull'architettura hanno prodotto una svariata quantità di informazioni. Così pure, per quel che concerne la produzione artistica e letteraria di Piero della Francesca. Tra gli artisti-letterati, di gran fama, il Vasari si è rivelato una delle fonti più accreditate ed attendibili.
Questo lavoro, pertanto, non vuole solo fare emergere l'importanza dell'arte in un particolare periodo storico, artistico, e sociale come quello rinascimentale; ma vuole nel contempo far conoscere ai lettori la grandezza di una singolare personalità artistica, in questo caso, il Botticelli, ed evidenziare le numerose difficoltà riscontrate dai critici o studiosi, anche, dell'arte moderna ad interpretare adeguatamente e correttamente tutta la sua produzione artistica, attraverso l'analisi di un'opera meravigliosa, celeberrima, come è appunto, “La Primavera”.
La Primavera, che Botticelli ha caricato di significati, velandone il vero senso del racconto alle moltitudini, per mezzo di simbolismi tra i più misteriosi ed indecifrabili, pure ad una lettura più attenta, risulta che il Maestro in questione non utilizzò un solo “codice”, ma diversi codici interpretativi. La scelta da parte mia di questo titolo: “La Primavera Rivelata” nasce, proprio perché, il termine “rivelare” cela significati sottili e contingenti, infatti il verbo “velare”, vuol dire celare, nascondere, coprire con un velo; mentre la parola “rivelare” vuol dire rendere manifeste le cose sconosciute, segrete e misteriose. La Primavera, che volutamente è stata velata nella sua essenza con l'uso di simbolismi criptici ed esoterici, ora più che mai rivela la sua vera identità.
Il presente studio si sviluppa attraverso cinque Capitoli, ognuno dei quali cercherà di chiarire quegli aspetti specifici congiunti all'opera; ed inoltre servirà per una completa ed articolata comprensione della medesima. Il primo Capitolo, di introduzione, focalizza l'attenzione sull'autore e sul ruolo degli artisti nel Rinascimento. Il secondo Capitolo, trattando il significato figurale e retorico dell'opera d'arte, si trasforma in substrato per la comprensione del Terzo, che entra, al contrario, nel vivo dell'indagine, attraverso una “lettura” metodologica dell'opera, trattando varie ipotesi e vagliando fonti, motivazioni, elementi reali e non, per cercare di giungere ad ipotesi attendibili. Vengono, inoltre, confrontate tesi, opinioni, ricerche, studi, critiche; tutte notizie interessanti, tutti apportatrici di piccoli tasselli nella realizzazione di un grande “puzzle”, e cioé svelare “il mistero, o meglio i misteri, della Primavera”.
Il quarto Capitolo si sofferma sul concetto di bellezza nelle varie epoche e quindi sull'estetica. Infine il quinto Capitolo rivela il linguaggio dei fiori, che sono molto presenti nel quadro. Naturalmente, ringrazio tutti coloro che mi hanno incoraggiata nel portare avanti questo mio studio e mi hanno aiutata nel reperimento di materiale più o meno interessante per la completezza del saggio, trattando ambiti molto diversi, dalla storia, alla filosofia, dal simbolismo, alla floricoltura, dalle tecniche, alla psicanalisi.
In particolare ringrazio di cuore il mio editore, Dott. Atanasio Bisignano, che da uomo colto e raffinato; e da “iniziato”, ha compreso i significati più criptici e profondi del saggio, sostenendomi ed aiutandomi. Un ringraziamento sentito lo esprimo nei confronti dell'Arch. Prof. Fulvio Terzi per aver fornito informazioni e materiale critico di grande importanza; un caro e affettuoso ringraziamento lo rivolgo pure alla collega ed amica, Prof.ssa Donatella Bisignano per tutto il lavoro di revisione e per i consigli e suggerimenti che mi ha dato per la trattazione filosofica; e al di lei padre, Prof. Ottavio A. Bisignano, per aver voluto arricchire ed impreziosire, il mio lavoro con le sue opere poetiche; ed infine, un doveroso ringraziamento lo rivolgo anche al collega Prof. Antonio Niccoli per avermi reperito materiale e saggi, molto utili alla realizzazione di questa opera.
Mariarosaria Salerno

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