giovedì 2 dicembre 2010

Pre-Editing della Copertina







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giovedì 18 novembre 2010

Il Codice "Primavera": Indagine Filologica, Artistica e Filosofica

...dal Libro "La Primavera Rivelata" di Mariarosaria Salerno (Editrice Cliodea copyright 2010 - Tutti i diritti riservati)
(...) L'Arte quindi venne intesa come ricerca di conoscenza, una conoscenza superiore, che dalla realtà materiale terrestre tende ad un pensiero divino sublimato. Si diede ampio spazio all'idea, che appartiene al mondo delle visioni, che è un pensiero, ma che si materializza nell'immagine; l'idea-immagine, che riesce a rivelare la verità attraverso i simboli. E i simboli affondano le radici ai primordi delle ere, dalle prime manifestazioni artistiche umane, risalenti alla preistoria, con le relative connessioni alla sfera magica, astrologica, cabalistica, e con la ricerca della verità, attraverso l'interpretazione della realtà. Lo studioso, Ottavio A. Bisignano, nel suo saggio di Storia delle Religioni, afferma che “dal simbolismo di tipo antropologico e psicologico, scaturiscono le dottrine escatologiche e misteriche, i cui mistagòghi e teosofi avevano il compito di iniziare gli adepti alle cerimonie e pratiche dei riti purificatori, per riconquistare quello stato primordiale di sicurezza o di armonia con le leggi della Natura e la divinità” (10). L'Arte divenne quindi, espressione di confronto dialettico e di sintesi delle diverse scienze, che vennero analizzate, studiate, ricercate, approfondite con l'intenzione di appropiarsi di una conoscenza sempre più alta, profonda e completa. Dalla matematica all'astrologia, dalla geometria alla fisica, dalla filosofia alla filologia, tutto venne vagliato, sezionato, confrontato criticamente.
Nel Rinascimento, la filosofia, considerando l'arte una forma di perfezionamento della natura, un contatto tra umanità e divinità, secondo l'idea vitruviana che l'arte riesce a rendere più perfetto ciò che in natura è incompleto; aiutò molto gli artisti, che da semplici artigiani e tecnici qual'erano considerati nel Medioevo divennero letterati, studiosi, scienziati, conferendogli uno status privilegiato, e gli artisti erano consapevoli del valore della loro attività, tant'è che cominciarono a definire le teorie artistiche nei loro trattati. (...)


(...) Infatti le rappresentazioni artistiche possono celare un significato figurale o retorico, cioè diverso da ciò che ad un primo approccio sembrerebbero rappresentare; ciò avviene quando l'Artista, per i motivi più svariati, utilizza allegorie, simboli o personificazioni. Pertanto la rappresentazione iconografica va decodificata decifrando il contenuto nascosto, espresso dalla simbologia ermetica, di oggetti o personaggi. Vi sono comunque degli attributi iconografici, cioè particolari elementi distintivi, che vengono associati alla rappresentazione, la cui presenza ci aiuta nell'interpretazione dell'Opera stessa.
Appropriarsi, quindi, del codice figurativo dell'arte, è di fondamentale importanza per leggere idoneamente un'opera d'arte, così come decodificare in modo funzionale e propedeutico i simboli, è di particolare importanza per accedere al significato più profondo dell'opera, considerando anche che tali rappresentazioni possono avere significati diversi in relazione alle differenti culture. A questo scopo, è interessante utilizzare due discipline: l'iconografia e l'iconologia: la prima si occupa di raccogliere e catalogare le tipologie di immagini alle quali sono attribuiti precisi significati, mentre la seconda si occupa dell'interpretazione delle immagini, con lo studio dei loro significati allegorici e simbolici. (...)

(...) L'Arte spesso appariva particolarmente criptica, un mezzo attraverso cui veicolare informazioni e conoscenze da reinterpretare, perché volutamente gli artisti ne celavano il messaggio ermetico, o meglio lo rendevano manifesto e fruibile solo ad una stretta cerchia di altri adepti. Il prodotto artistico del Rinascimento era permeato di realismo, per dare l'impressione ai fruitori di rappresentare il vero, il reale, il concreto e nascondere meglio la verità celata, un'opera quindi di “camuffamento artistico ed ideologico”. È proprio, in quest'ottica che vanno decodificate le maggiori Opere del Rinascimento, fra le quali “La Primavera del Botticelli”, che ne è uno splendido esempio, in quanto creata con artificiosa consapevolezza di mediare un gusto classico della realtà, quale esempio di perfezione e virtù. (...)

Premessa dell'Autrice

...dal Saggio "La Primavera Rivelata" di Mariarosaria Salerno (Opera inedita in corso di produzione editoriale)

Premessa dell'Autrice


L'Arte ha da sempre celato misteri interpretativi connessi al momento storico in cui si è realizzata, alle civiltà presso la quale si è evoluta, alle funzioni che l'opera d'arte doveva assolvere. Così da un'arte primitiva, simbolica, con funzione magica o propiziatoria, si è passati ad espressioni artistiche più razionali, che utilizzavano regole e leggi, applicavano canoni, ricercavano nuove tecniche.
Attraverso i secoli, l'Arte si è posta numerose domande ed ha cercato di risolvere problematiche tecniche, funzionali ed estetiche di notevole interesse scientifico, coinvolgendo ambiti sempre più vasti e specialistici. Tuttavia, storicamente, non sempre, gli artisti hanno goduto di grande fama ed attenzioni, che fossero considerate degne di vera lode e gratitudine, per i successi artistici, conseguiti dai medesimi. Eppure, gli artisti, soprattutto nel Rinascimento, non sono stati solo dei semplici “esecutori di opere” o “degli artigiani”, come erano ritenuti nel Medioevo, difatti, l'artista rinascimentale era stimato come “uomo colto ed erudito”, “un profondo osservatore della natura”, “un ricercatore attento e minuzioso”, conoscitore di ambiti disciplinari molto diversi tra loro, eppure non sempre questi aspetti, sono stati tramandati con esattezza sullo sfondo dei fatti più salienti della storia.
Solo in alcuni casi, come è accaduto, ad esempio, per Leonardo da Vinci, per Piero della Francesca, per Leon Battista Alberti, è stato possibile rilevare l'importanza dello studio effettuato da quegli illustri personaggi di quel secolo, essendo che i loro scritti, appunti e trattati sono pervenuti integri fino ai nostri giorni. Di Leonardo, inoltre, ci sono giunti svariati scritti (appunti, schizzi, lettere, ecc.) ai quali si è potuto concretamente attingere, per avere informazioni sugli studi di ingegneria militare, di architettura industriale, di meteorologia, di fisica, di anatomia, di tecnologia, ecc. Anche i trattati di Leon Battista Alberti, sulla pittura, sulla scultura e sull'architettura hanno prodotto una svariata quantità di informazioni. Così pure, per quel che concerne la produzione artistica e letteraria di Piero della Francesca. Tra gli artisti-letterati, di gran fama, il Vasari si è rivelato una delle fonti più accreditate ed attendibili.
Questo lavoro, pertanto, non vuole solo fare emergere l'importanza dell'arte in un particolare periodo storico, artistico, e sociale come quello rinascimentale; ma vuole nel contempo far conoscere ai lettori la grandezza di una singolare personalità artistica, in questo caso, il Botticelli, ed evidenziare le numerose difficoltà riscontrate dai critici o studiosi, anche, dell'arte moderna ad interpretare adeguatamente e correttamente tutta la sua produzione artistica, attraverso l'analisi di un'opera meravigliosa, celeberrima, come è appunto, “La Primavera”.
La Primavera, che Botticelli ha caricato di significati, velandone il vero senso del racconto alle moltitudini, per mezzo di simbolismi tra i più misteriosi ed indecifrabili, pure ad una lettura più attenta, risulta che il Maestro in questione non utilizzò un solo “codice”, ma diversi codici interpretativi. La scelta da parte mia di questo titolo: “La Primavera Rivelata” nasce, proprio perché, il termine “rivelare” cela significati sottili e contingenti, infatti il verbo “velare”, vuol dire celare, nascondere, coprire con un velo; mentre la parola “rivelare” vuol dire rendere manifeste le cose sconosciute, segrete e misteriose. La Primavera, che volutamente è stata velata nella sua essenza con l'uso di simbolismi criptici ed esoterici, ora più che mai rivela la sua vera identità.
Il presente studio si sviluppa attraverso cinque Capitoli, ognuno dei quali cercherà di chiarire quegli aspetti specifici congiunti all'opera; ed inoltre servirà per una completa ed articolata comprensione della medesima. Il primo Capitolo, di introduzione, focalizza l'attenzione sull'autore e sul ruolo degli artisti nel Rinascimento. Il secondo Capitolo, trattando il significato figurale e retorico dell'opera d'arte, si trasforma in substrato per la comprensione del Terzo, che entra, al contrario, nel vivo dell'indagine, attraverso una “lettura” metodologica dell'opera, trattando varie ipotesi e vagliando fonti, motivazioni, elementi reali e non, per cercare di giungere ad ipotesi attendibili. Vengono, inoltre, confrontate tesi, opinioni, ricerche, studi, critiche; tutte notizie interessanti, tutti apportatrici di piccoli tasselli nella realizzazione di un grande “puzzle”, e cioé svelare “il mistero, o meglio i misteri, della Primavera”.
Il quarto Capitolo si sofferma sul concetto di bellezza nelle varie epoche e quindi sull'estetica. Infine il quinto Capitolo rivela il linguaggio dei fiori, che sono molto presenti nel quadro. Naturalmente, ringrazio tutti coloro che mi hanno incoraggiata nel portare avanti questo mio studio e mi hanno aiutata nel reperimento di materiale più o meno interessante per la completezza del saggio, trattando ambiti molto diversi, dalla storia, alla filosofia, dal simbolismo, alla floricoltura, dalle tecniche, alla psicanalisi.
In particolare ringrazio di cuore il mio editore, Dott. Atanasio Bisignano, che da uomo colto e raffinato; e da “iniziato”, ha compreso i significati più criptici e profondi del saggio, sostenendomi ed aiutandomi. Un ringraziamento sentito lo esprimo nei confronti dell'Arch. Prof. Fulvio Terzi per aver fornito informazioni e materiale critico di grande importanza; un caro e affettuoso ringraziamento lo rivolgo pure alla collega ed amica, Prof.ssa Donatella Bisignano per tutto il lavoro di revisione e per i consigli e suggerimenti che mi ha dato per la trattazione filosofica; e al di lei padre, Prof. Ottavio A. Bisignano, per aver voluto arricchire ed impreziosire, il mio lavoro con le sue opere poetiche; ed infine, un doveroso ringraziamento lo rivolgo anche al collega Prof. Antonio Niccoli per avermi reperito materiale e saggi, molto utili alla realizzazione di questa opera.
Mariarosaria Salerno

L'Autrice





Bio
prof.ssa Mariarosaria Salerno

Note Biografiche


Mariarosaria Salerno, nasce a Reggio Calabria, risiede a Cosenza, dove insegna, attualmente, Disegno e Storia dell'Arte negli Istituti Superiori.
Laureata in Architettura presso l'Università degli Studi di Reggio Calabria, si è specializzata a Roma in Tecniche della Conservazione dei Beni Culturali, conseguendo anche i titoli di Tecnico V.I.A. e di Addetto alla P.A., presso l'Istituto Superiore Europeo di Studi Politici, di Reggio Calabria.
Pluriabilitata all'insegnamento ha collaborato a numerosi progetti ministeriali, ed ha conseguito numerosi riconoscimenti in premi e concorsi letterari: Premio Nazionale “Mater”, Carrara, 1990; Premio Lett. Naz. ”Alfonso di Benedetto”, Chiusia Pesio (Cn), 1990; Premio “Citta’ del Marmo “, Carrara, 1990; Premio “Natale”, Carrara, 1990; Premio Internazionale permanente “Oggi futuro”, Reggio Cal., 1990/1991; Premio Naz. “Primavera Strianese”, Striano (Na), 1991; Premio Lett. Internaz. “Trofeo degli Appennini”, Luco, 1991; Premio Internaz. “Nuovi Orizzonti”, Sorrento, 1991; Premio Internaz. “Seleuropa”, Luco, 1991; Premio Naz. “Citta’ di Latina”, Latina, 1991; Premio Lett. Internaz. “Valori della Vita”, Napoli, 1991; Premio “Calabria 79 ”, Praia a Mare (Cs), 1991; V° concorso Lett. Internaz. “Giovanni Gronchi”, Pontedera (Pi), 1991; XXI° Conc. Internaz. “Golfo di Napoli”, Sorrento, 1992; XXIII° Conc. Internaz. “Giuseppe Ungaretti”, Sorrento, 1992; Premio Lett. Naz. “Dante Alighieri”, Montecatini, 1992; XXIIIª Ed. Conc. Internaz.”Premio San Valentino”, Terni, 1992; XXIIª Ed. Conc. Internaz.”Premio Madre Terra, Sorella Acqua”, Assisi, 1993; I° Premio Lett. Naz. “Omaggio a Giacomo Puccini”, Lido di Camaiore, 1993; Concorso Lett. Internaz. ”Premio Umbria”, 1993; Premio “Citta’ di Viareggio”, Lido di Camaiore, 1993; Concorso Internaz. “G. Ungaretti”, XXVIIIª Ed., Napoli, 1998; I° Premio Lett. Naz. “Giuseppe Federici, Rimini, 1999; Premio Internaz. “Citta’ di Santa Maria a Monte”, 2000; Premio Naz. “Litorale Pisano”, Pisa, 2000; Granpremio Internaz. “Interart”, Carrara-Hallstahammar, Carrara e Hallstahammar (Svezia), 2000; Concorso Internaz. “Citta’ di Avellino”, Avellino, 2001; Premio Nazionale Histonium, XXIVª Ed. Vasto ( Ch), 2009; I° Concorso di Poesia inedita “ il Federiciano”, Rocca Imperiale (Cs), 2009. VIIª Rassegna d'Arte e Letteratura “Omaggio a Cortona, Storica città d'Arte, Cortona, 2010; Rassegna d'Arte e Lett. “La Vela e il Mare, Lido di Camaiore, 2010; IVª Biennale d'Arte e Lett. “Omaggio alla Città di Roma, Roma 2010; Premio nazionale “Histonium”, XXVª Ed., Vasto (Ch), 2010.
L'Autrice è presente in numerose antologie poetiche e riviste, con poesie, racconti e saggi; per di più ha collaborato con recensioni e racconti alla rivista “Gli Artisti del giorno”, Cuneo, 1990-1991; ed ancora con diversi articoli a carattere storico-artistico e poesie che sono presenti nel periodico “L'Altra Reggio”, 1990-1991. Successivamente ha curato per l'Istituto d’Arte di Locri (Rc) “L’Annuario 1998”; ha pubblicato il volumetto “Castelli di Calabria - Storia, Arte, Folklore”, Ed. Pellegrini, Cosenza, 1999; ed ha collaborato con la rivista “Nuova Dimensione” con articoli a carattere storico, artistico o antropologico, Vibo Valentia, 2003-2004. La Scrittrice è presente, anche, con una sua analisi inserita nel ”I° Quaderno del Liceo”, 2006, realizzato dal Liceo Classico di Trebisacce (Cs), su una ricerca condotta dal prof. Bellino dell’Universita’ di Napoli sulle problematiche adolescenziali; infine ha pubblicato una prima Silloge poetica intitolata “Pennellate d’Azzurro”, Ed. il Filo, Roma 2008; ha pubblicato il volume intitolato “Il Portale nei secoli”, l’Officina delle Idee Edizioni, Cosenza, 2009; e di recente ha pubblicato per i tipi di Editrice Cliodea la Silloge “Le Parole del Cuore” Cosenza 2010; ed è diventata Redattrice per la Calabria di Cronache Italiane, testata dell'Ansa.
Oltre a ciò, per il liceo classico di Melito Porto Salvo (Rc), ha curato i costumi e le scene della “Medea”, 1995; per l'IPSSCTSP di Vibo Valentia ha realizzato le scenografie della rappresentazione teatrale “La Giara”, 2001; ha collaborato alla realizzazione di mostre e di carri allegorici di carnevale per l'Istituto Statale d'Arte di Locri (Rc), 1998-1999, per conto del quale ha prodotto uno studio sul “gioiello magnogreco”, la cui collezione è stata poi realizzata dall'orafo Gerardo Sacco; ha realizzato le scenografie della rappresentazione teatrale “Changing”, organizzata dal Liceo Scientifico “E. Fermi di Cosenza, 2010; è presente in cataloghi artistici e siti internet con recensioni d'arte, tradotti anche in lingua straniera; è stata relatrice in numerosi convegni e conferenze; è entrata a far parte del Comitato tecnico-scientifico della Casa Editrice Cliodea, in qualità di direttrice e curatrice, della Collana editoriale di “Storia dell'Arte e Architettura”, nonché Vice Presidente dell'Associazione Culturale “Credendo Vides International Onlus”, di prossima istituzione.

mercoledì 17 novembre 2010

In corso di Produzione Editoriale: "La Primavera Rivelata" di Mariarosaria Salerno


° Bozza pre-editing della Copertina: in corso di valutazione editoriale




::: In corso di lavorazione editoriale, il nuovo Saggio di Storia dell'Arte sulla Primavera del Botticelli e la produzione artistica del Rinascimento italiano, di Mariarosaria Salerno: per info e prenotazioni by http://www.editricecliodea.com/